Ricorso alla multa per parcheggio sulle strisce blu. L’obbligo del bancomat

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Una delle multe più frequenti è quella per illecito parcheggio sulle strisce blu, insieme alla multa per divieto di sosta.

Multa divieto di sosta: quando fare ricorso

Quella delle strisce blu è la sanzione spesso usata dai Comuni per fare cassa. Ma da un anno è possibile ottenere giustizia dal ricorso alla multa per il parcheggio sulle strisce blu per assenza di tagliando. Quali sono i casi in cui è possibile il ricorso ad una multa per parcheggio illecito sulle strisce blu? Vediamolo insieme

Il parcheggio consentito nelle aree strisce blu o azzurre, bianche, gialle

Il codice della strada prevede che il Comune individui le aree nelle quali poter sostare con la macchina, cioè parcheggiare allontanandosi senza custodia. Come tutti sappiamo le aree sono di diverso tipo e delimitate da strisce di diverso colore:

  • Strisce bianche: Sono aree di sosta a parcheggio senza che si debba pagare alcun ticket. Le aree possono essere delimitato in senso parallelo al senso di marcia o oblique, cosiddette a spina di pesce. Possono essere aree a parcheggio a tempo limitato o indeterminato. Generalmente, a seconda delle aree e delle esigenze di circolazione o della zona dove si trovano, il tempo di sosta varia da 1/4 d’ora a un’ora
  • Strisce blu: Sono aree delimitate con le stesse caratteristiche di quelle bianche ma la sosta, cioè il parcheggio, è a pagamento tramite un ticket acquistabile presso i distributori posti nei pressi delle stesse aree, oppure presso rivenditori autorizzati nelle vicinanze del parcheggio. Con l’avvento dell’informatica, il talloncino di pagamento spesso può essere pagato attraverso comodi sistemi informatici utilizzabili dallo smartphone.
  • Strisce gialle: Sono i parcheggi riservati. Le categorie alle quali questo tipo di parcheggi sono riservati devono essere bene indicate da un’apposita cartellonistica che ne indichi la natura, l’eventuale tempo di sosta, la categoria alla quale sono riservati

Quando è legittima la multa per parcheggio irregolare sulle strisce blu

La multa per parcheggio illecito è elevata:

  • quando l’auto è parcheggiata in modo irregolare al di fuori delle strisce blu o bianche:
  • quando non è esposto il disco orario qualora la sosta sia consentita a tempo sulle strisce bianche:
  • quando è assente o non bene esposto il ticket per il pagamento del parcheggio sulle strisce blu:
  • quando veicoli non autorizzati occupano gli stalli per la sosta riservata e delimitata con le strisce gialle:

Quando fare ricorso ad una multa per parcheggio sulle strisce blu

Nonostante l’apparente semplicità delle norme, queste si prestano a diverse interpretazioni sopratutto per quanto riguarda le strisce blu. Alcuni comportamenti delle amministrazioni comunali hanno trasformato le multe per parcheggio irregolare sulle strisce blu, in un bancomat. Nel corso degli anni alcune sentenze dell’Alta Corte di Cassazione hanno prima dato ragione agli automobilisti, per poi tornare ad emettere decisioni favorevoli per i Comuni.

La regola dei parcheggi con le strisce blu e le strisce bianche proporzionati tra loro ricorso multa parcheggio a pagamentol

Il codice della strada all’articolo 7 dispone che laddove il Comune riservi stalli a parcheggio delimitati dalle strisce blu, deve nei pressi riservare un’adeguata area a parcheggio senza limiti di sosta e gratuita, delimitata da strisce bianche. A questa regola sussistono delle importanti eccezioni alle quali gli automobilisti non fanno spesso caso. Con la sentenza sentenza n. 4130/2016, la Corte di Cassazione ha chiarito che per alcune zone della città, non sussiste da parte del Comune l’obbligo di stalli liberi riservati alla sosta senza limitazione. Queste zone sono:

  • Le aree pedonali
  • Le ZTL o zone a traffico limitato
  • Le aree definite di particolare rilevanza urbanistica, prevalentemente in centro storico

L’unico obbligo da parte del Comune è di avere opportunamente individuate e delimitate tali aree, con delibera di giunta. Quindi prima di pensare ad un ricorso contro una multa per parcheggio sulle strisce blu per questo motivo, verificate se esiste o meno la delibera in questione. Inoltre non bisogna dimenticare che le aree destinate al parcheggio, anche con le strisce blu, devono essere fuori dalla carreggiata e in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico. Le strisce blu vanno bene se sono in una rientranza del marciapiede. Ma se sono sul bordo del marciapiede sono irregolari e la multa è illegittima.

Ricorso alla multa per il tagliando del parcheggio scaduto

Un altro caso che ha fatto molto discutere nel corso degli anni è quello relativo alla multa per non aver pagato l’ora (o le ore) successiva a quella indicata nel tagliando di pagamento delle strisce blu esposto in automobile. Alcuni orientamenti giurisprudenziali di diversi Giudici di Pace e del Ministero dei Trasporti, negli anni scorsi avevano dato ragione ai ricorrenti. Il Codice della Strada prevede che il ticket per il parcheggio nelle strisce blu, sia acquistato ed esposto in maniera visibile. In nessun altro paragrafo si pronuncia sulla possibilità che una volta scaduto, il tagliando non sia rinnovato. Cioè ai ricorrenti alle multe è stata data ragione, perché l’obbligo sottinteso dal codice della strada era solo quello del pagamento del parcheggio che si riteneva effettuato anche dopo la scadenza oraria del tagliando. In sostanza, il Ministero dei Trasporti aveva ritenuto che il pagamento in misura insufficiente del parcheggio nelle aree blu, dove la sosta è consentita a tempo indeterminato, configura solo un’inadempienza contrattuale.  Anche quest’assunto è però stato superato dal nuovo orientamento della Giurisprudenza.

Le strisce blu e la sosta a tempo determinato. La multa per il ticket delle strisce blu scaduto ricorso multa per parcheggio scaduto

Già dall’estate 2016, la Corte di Cassazione e diversi Tribunali italiani, tra cui quello di Oristano pronunciatisi contro le decisioni prese dai Giudice di Pace, hanno stabilito che è legittima la multa contestata dal Comune relativamente alla violazione di cui all’art. 7, comma 15 del Codice della Strada. La multa elevata per la scadenza del tagliando di parcheggio è legittima e sanzionata nella misura di euro 25. La legittimità della multa deriva dal fatto che il tagliando scaduto, prefigura una lesione del disposto dell’articolo 157 del codice della strada che disciplina la sosta. In pratica la sosta in area specificamente destinata al parcheggio con le strisce blu a pagamento, costituisce una sottospecie della sosta a tempo limitato. Dal momento che la sosta si intende consentita a tempo limitato, il tagliando scaduto prefigura la multa per scadenza del tempo consentito per il parcheggio. Ciò significa che il giudice ha stabilito che quando si accerta che la sosta si è prolungata oltre il tempo consentito e indicato nel ticket del parcheggio, l’applicazione della sanzione pecuniaria è legittima anche quando è contestata dall’ausiliare del traffico e non dal solo vigile urbano (solo per infrazioni che riguardano questo tipo di multa. Se la macchina è parcheggiata in divieto fuori dalle strisce blu, gli ausiliari del traffico non possono e non devono elevare multe). Tale orientamento si giustifica anche con l’insorgere delle nuove tecnologie. L’uso degli smartphone e le diverse app consentono il pagamento del ticket per le strisce blu anche in remoto, lontano dal veicolo.

Multe illegittime. Come fare ricorso ad una multa per parcheggio sulle strisce blu

Da un anno a questa parte, si sta determinando qualcosa di simile a quanto avveniva per le multe elevate con autovelox qualche anno fa. Dal 1 luglio del 2016, infatti, i Comuni hanno l’obbligo di adeguare i parchimetri con il dispositivo bancomat, per il pagamento con carta di credito o prepagata. Inoltre, da sempre non è mai stato nemmeno possibile pagare le strisce blu con carta moneta, ma solo con gli spiccioli. La norma nasce dal disposto della legge di stabilità del 2015, che impone l’adeguamento del pos e del bancomat anche alle amministrazioni, per agevolare la diffusione dei pagamenti elettronici. Tuttavia, per la fattispecie non c’è ancora un orientamento giurisprudenziale definito. In sede di ricorso per le multe elevate, per assenza di tagliando per le strisce blu, alcuni Comuni si sono giustificati con l’”oggettiva impossibilità tecnica dell’adeguamento”. L’oggettiva impossibilità tecnica è contemplata dalla norma. Ma trattandosi di oggettività, e non di mera impossibilità tecnica, deve essere provata e dimostrata dal Comune. In sostanza, il ricorso alla multa per il parcheggio sulle strisce blu per assenza di tagliando è possibile, se il parchimetro non è adeguato per il pagamento a mezzo bancomat. Ma per essere sicuri di avere successo con il vostro ricorso, consultate il servizio consulenza online di giustizia immediata

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