Multa divieto di sosta: quando fare ricorso

Perché contestare una multa per divieto di sosta

multa divieto di sostaContestare una multa divieto di sosta e sapere come farlo è importante perché molto spesso capita di ricevere multe ingiuste per infrazioni del codice della strada che in realtà non abbiamo commesso, che riportano errori nel verbale o semplicemente inesatte, ed è giusto che si contestino.

La multa divieto di sosta poi, oltre ad una sanzione pecuniaria, prevede in alcuni casi anche la decurtazione di alcuni punti dalla patente e già di per sé questo sarebbe un motivo valido per contestare una multa ingiusta per divieto di sosta.

Multa divieto di sosta: cosa dice la legislazione in merito

Per poter esercitare i propri diritti ed essere sicuri di poter contestare una multa per divieto di sosta non legittimamente attribuita, è giusto conoscere la legislazione in merito: “la legge” infatti “non ammette ignoranza”.

A regolare il divieto di sosta è il Codice della strada che, ai commi 5 e 8 dell’art. 157, stabilisce che:

  • Sono gli enti proprietari delle strade a stabilire le aree di parcheggio dei veicoli e le zone in cui la sosta è vietata
  • Le aree in cui è vietata la sosta devono essere segnalate con l’apposito cartello stradale
  • L’obbligo del cartello stradale vale anche per le zone con divieto di fermata
  • Sotto il cartello stradale è necessario indicare le fasce temporali in cui è valido il divieto; nel caso in cui questa indicazione fosse assente il divieto di sosta è da intendersi dalle 8 alle 20 di sera
  • La sosta è sempre vietata in prossimità di un dosso, in curva, sulle strisce pedonali, davanti i saliscendi per gli invalidi, sui marciapiedi e sulle linee gialle della fermata dei mezzi pubblici. In questi casi non è obbligatorio segnalare il divieto.
  • In caso di divieto di sosta provvisorio, la segnalazione del suddetto deve essere apposta almeno 48 ore prima dell’entrata in vigore e in posizione strategica per essere visibili agli automobilisti
  • Il cartello stradale del divieto di sosta che riporta l’immagine del carro attrezzi sta ad indicare che all’infrazione è legata anche la rimozione forzata del messo
  • Nei Comuni, su ordinanza del sindaco, è possibile individuare specifiche aree di parcheggio subordinate al pagamento di un ticket che l’automobilista ha l’obbligo di esporre ben in vista per facilitarne il controllo da parte della polizia municipale.

Quando si può fare ricorso per multa divieto di sosta

multa divieto di sosta segnaleticaStando alla legislazione in merito, quindi, nei casi sopracitati trasgredire equivarrebbe ad una multa per divieto di sosta che sarebbe difficile da contestare.

Quando è possibile fare ricorso multa divieto di sosta e avere possibilità di vincerne il ricorso? Quando per esempio, i cartelli stradali che indicano tale divieto non sono visibili, o ancora quando si riceve la stessa infrazione due volte nell’arco di una giornata (in casi come questi la Cassazione prevede che venga emessa una contravvenzione ogni 24 ore); o ancora, è possibile contestare una multa se questa presenta vizi di forma o non riporta i dati corretti relativi alla nostra vettura, o se viene notificata dopo 150 giorni dall’illecito.

Altri casi in cui è possibile contestare una multa divieto di sosta sono relativi, per esempio, ai ticket scaduti per parcheggi sulle strisce blu e in generale alla poca visibilità della segnaletica stradale del caso.

La multa divieto di sosta è nulla se sussiste lo stato di necessità

Stando agli ultimi aggiornamenti, è possibile annullare una multa per divieto di sosta se si ci trova in uno stato di necessità e lo si riesca a dimostrare con atti ufficiali: nella sentenza n. 55 del 2016 il Giudice di Pace di Cosenza ha infatti affermato che “lo stato di necessità impone l’annullamento della contravvenzione per violazione del divieto di sosta se il conducente ha lasciato l’auto in zona vietata per pochi minuti e perché spinto da una urgenza”.

Anche il Codice Penale si esprime in merito ad illeciti commessi per uno stato di necessità, ovvero nel tentativo di salvare sé stessi o gli altri da un pericolo o da un danno grave alla persona (è implicito che il fatto sia proporzionato al pericolo).

Ciò significa che in caso di necessità e di urgenza, l’automobilista che ha parcheggiato in aree con divieto di sosta dimostra l’urgenza della circostanza, può richiedere l’annullamento della multa.

Se non sai come contestare una multa e come richiedere ricorso, contattaci per avere una consulenza sul tuo caso e risolvere tua controversia.